Partenze spettinate.

tessmatozza_travel

Ho sempre i minuti contati ogni volta che un treno, un aereo, una macchina sotto casa mi aspettano per partire.
Infilo le scarpe al volo, metto gli orecchini con una mano mentre con l’altra faccio un paio di spruzzi di profumo.
E poi corro giù per le scale, la valigia troppo pesante che mi fa sudare, il cappello che cade.
Infine prendo un cornetto e una rivista al volo, salgo sul mezzo con l’affanno e cado tra le braccia del sedile.
Questa sono io quando devo partire.
E mi sento un pò Bridget Jones quando vedo gambe lunghe su tacchi vertiginosi, sciarpe di cashmere al collo e Louis Vuitton che pesano chili di eleganza trascinate sui pavimenti dell’aereoporto.
E provo un pò di invidia, ché io invece ogni volta, nonostante i buoni propositi e il mantra da ripetere per sembrare Victoria Beckham che corre su Louboutin nere avvolta in un impermeabile maculato, mi trovo sempre con i capelli scombinati e la matita sbavata.
Poi cerco di ricompormi una volta seduta, con la bottiglietta d’acqua, il tablet e le cuffie nelle orecchie.
E faccio finta che anche io sono una di quelle con la valigia leggera perchè ha imparato la regola degli outfit intercambiabili per il weekend;
che non ha mai il trucco rovinato;
che scendere dal treno e prendere un taxi sia la cosa più naturale che ci possa essere.
Ma nonostante tutto, essere patinata e alla moda quando la sveglia è puntata alle 5 del mattino per fare Bari-Milano, con due zaini e un trolley altezza ombellico, e solo un paio di biscottoni Mulino Bianco nello stomaco, è difficile quanto trattenere l’acquolina in bocca davanti ad un piatto di sashimi.
E quindi tutta la mia voglia di fare la passarella, si perde nel tragitto, tra il traffico e la pioggia di una mattina d’autunno.
E non mi resta che far finta di niente e sperare di non incontrare il mio futuro datore di lavoro o l’uomo della mia vita
in uno di quei momenti quando maledico i miei “ma questo mi potrebbe servire”!
E poi finalmente quando apro la porta di casa, della stanza del B&B, dell’appartamento dell’amica e lascio cadere le buste a terra, tiro un sospiro di sollievo e mi sento di nuovo libera di tornare a volteggiare sulle mie decolletè!

TM

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