I posti del cuore.

Ogni volta che visito una città nuova è sempre la stessa storia.
Imparare a memoria la mappa della metro, tornare la sera a casa con le gambe a pezzi e i vestiti da lavare.
Vedere come cambiano le abitudini anche senza cambiare paese, l’odore del cibo di strada, i ricordi meno utili da acquistare.
Scoprire posti nuovi, quelli banali e quelli nascosti.
La valigia piena di vestiti che non si indosseranno mai e il telefono scarico ma pieno di foto.
Dire “qui mi ci voglio trasferire!” e immaginare come sarebbe abitare sui Navigli o Ponte Vecchio.

Ma poi alla fine non sapere se veramente si è disposti ad andare.

Perchè ci sono posti che sono un pò il nostro cuore.
Con tutte le scorciatoie da fare quando siamo in ritardo.
Con quel bar piccolino, dalla musica lounge e l’aperitivo del venerdì in città.
Con la migliore focacceria sotto casa.
Con il mare e le panchine che scacciano via qualsiasi malumore.
Con le chiavi che aprono la porta dell’appartamento che custodisce le nostre cose più care.

Quei posti a cui apparteniamo, e lo capiamo quando siamo via, quando abbiamo voglia di tornare, quando ogni cosa ci sembra che non sia fatta bene come “da noi”, quando vorremmo trasferire tutto in questo nuovo posto per sentirci più al sicuro come se fossimo a casa.

Io amo i palazzi da 20 piani, le luci della terrazza Martini e tutti i negozi di dimensioni metropolitane ma il mio cuore è fatto di chianche bianche, tende in pizzo e semplicità.

TM

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