Moschino, o si odia o.. io ti amo!

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Moschino è nato per non rispettare i margini ma fare i fiorellini oltre la riga;
per cucire girandole al posto dei bottoni di una giacca;
per immaginare uova al tegamino in cui infilare le mani e trovare il calore di comode tasche.
Moschino o si odia o si ama!
Moschino si ama, se siamo un pò dadaisti come Marcel, se siamo un pò imprevedibili come Gaga, se la fantasia diventa più forte della matita e allora un cartello stradale, rosso, tondo, con una riga bianca al centro, diventa la nuova IT bag.
Moschino si ama se una confezione di detersivo o una cassetta degli attrezzi sono così poco mainstream da indossarli come uno zainetto.
Moschino si ama, se il marsupio con charms a forma di chiave inglese e martello non è roba da muratori.
Moschino si ama, se le pinne argento di una Cadillac ornano la scollatura di un abito in tulle rosa barbie.
Moschino si ama, se le Powerpuff Girl insieme a Spongebob e Mc Donald si impossessano di gonne, borse e occhiali da sole.
Moschino si ama, se le spazzole per lavare le auto, quelle blu e rosse o quelle gialle e blu, che coccolano la nostra piccola Cinquecento con getti di acqua e sapone, le vorremmo su tutto il corpo per ballare e muovere ovunque queste piume.
Moschino si ama, se al mare ci andiamo con un costume su cui vi è scritto che è vietato indossare il costume.

E poi Moschino si odia, quando sebbene l’eleganza, lo charme e la classe, non riusciamo ad andare oltre per immaginare unicorni arcobaleno che sculettano su tacchi a spillo roteando borsette e sorseggiando del tè!

Ah, Moschino… Io ti amo!

TM

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